Giuseppe Capudi, responsabile del concorso Rome Web Awards, ha recentemente rilasciato delle forti dichiarazioni in merito ai concorsi nazionali dedicati alle produzioni web seriali. Dal sito web CineMonitor.it, leggiamo:
Il Rome Web Awards è nato per dare risalto alle web-fiction. Il web dà ormai a tutti la possibilità di poter aspirare ad esser registi o attori, coltivando un proprio pubblico. Con RWA vogliamo incentivare questi creatori ... a differenza di altre manifestazioni nostrane di questo genere che utilizzano il loro evento soltanto per fare pubblicità ai loro ideatori.
L'illazione viene condita da un esempio:
Ad esempio sulle pagine dell’RWA è stato dato totale risalto alle opere in concorso, com’è giusto che sia, e non a direttori artistici con sorrisi smaglianti che oscurano il vero senso del festival. Da noi non accadrà mai di far distinzioni fra opere di serie A e di serie B. Da noi, tutti partono e vengono giudicati dallo stesso livello, non funzionano né amicizie né conoscenze. L’RWA non farà mai vincere un’opera solo perché già famosa per farsi, magari, pubblicità a discapito degli altri concorrenti.
Alla luce di quanto detto, è difficile non pensare al Roma Web Fest (visto che è di fatto l'unico evento di premiazione unicamente dedicato alle web serie, escludendo Rome Web Awards). Capudi parlava di loro?
Fonte: CineMonitor.it